Beh, come si può facilmente immaginare, quassù il clima è quantomeno freschino, costantemente una decina di gradi inferiore a quello italiano in qualsiasi periodo dell’anno.
In compenso, basta entrare in una casa o una struttura qualsiasi per sentirsi immediatamente al calduccio, non un caldo asfissiante, ottenuto magari tramite riscaldamento ad aria sparata dritta in faccia alle persone, ma un calduccio confortevole, senza grossi sbalzi da stanza a stanza, in cui si indossa tranquillamente una maglietta a mezza manica.
Tanto per rendere l’idea, nella mia stanza non ho mai acceso il termosifone, e sto comunque bene con una t-shirt.
Chiunque conosca un minimo la fisica ambientale (termodinamica) sa che uno strato d’aria funge da ottimo isolante contro la trasmissione del calore, per cui la trasmissione del calore dall’interno verso l’esterno attraverso il mezzo solido, viene interrotta dallo strato di aria tra le due pareti, isolando in maniera molto più efficiente l’interno. Beh, fantastico, cosi si spende di meno in riscaldamento, si sta più caldi in inverno e più freschi in estate. e la notte magari si aprono le finestre per creare un po di ricircolo e scambio d’aria.
Capisco che da noi abbiamo temperature più miti, ma ci sono certi muri che lasciano passar via cosi tanto calore che quando si sta in casa pare quasi di stare fuori al freddo.. e si consuma molto più metano per tentare di riscaldare il tutto e si spende molto di più ogni anno. Beh, queste cose in Danimarca, le facevano presumibilmente anche 30 anni fa. Com’è che da noi non si è capito e/o non lo si è ritenuto necessario?